domenica 28 novembre 2010

sabato 13 novembre 2010

Piacenza Castelli

Una giornata piovosa, ma io e papà abbiamo fatto una lunga gita, con tema Halloween o meglio dire avventura nei caselli con i fantasmi.
Siamo partiti da Bologna alle sei, la prima tappa  é stata la visita al castello di Rivalta nella val Trebbia dove si racconta di un fantasma cuoco medioevale, il castello é grande e molto bello circondato da un villaggio medioevale. La seconda tappa é stata la visita al castello di  Gropparello , si racconta di apparizioni nel seminterrato di fantasmi. La guida descritto la storia dei pellegrini che con una conchiglia (cappa santa) al collo, venivano aiutati e nutriti, il castello si trova nella via Francigena. Su un camino sono rappresentate migliaia di Cappe Sante.
La terza tappa Grazzano Visconti, un paesino interamente antico. I negozi vendono oggetti antichi e riprodotti tra cui armi, io ho comprato una balestra del 1423. Abbiamo visto una raccolta di vecchi attrezzi agricoli, bevuta una cioccolata in una bottega specializzata in caffè di tutto il mondo. Quarta tappa, località Castell'Arquato. E' un paesino arroccato su una collina. C'è una torre ed essendo la notte di Halloween era piena di ambienti misteriosi addobbati per l'occasione, scheletri, luci, filmati e rumori per far divertire i bambini.
Il paesino e il castello sono grandi, alle 21ci sarà una recitazione, ma noi alle 19 siamo stanchi e decidiamo di tornare a Bologna.
Rivalta vista dall' alto


 Rivalta borgo attorno al castello


 
Rivalta una delle sale

 Gropparello camino con incise Cappe Sante dei pellegrini
 Gropparello
Gropparello - ristorante che prepara piatti medioevali
Gropparello






 Grazzano Visconti
Grazzano Visconti
Grazzano Visconti
Grazzano Visconti


Grazzano Visconti - manifestazione medioevale


Grazzano Visconti - paese


Castell' Arquato
Castell' Arquato

Castell' Arquato
Castell' Arquato



Monte Cimone

Siamo stati io e papa qualche giorno in un agricampeggio a 1300 metri d'altitudine, vicinissimo al lago della Ninfa. Una mattina siamo andati a piedi in cima al monte, attraverso un  percorso ripido e segnalato con  bandierine rosse e bianche dipinte. Partendo dagli impianti di Passo del Lupo e dopo 2 ore siamo arrivati nella vetta, in cima si vedeva Bologna e la Toscana. Proprio quel giorno facevano visitare il laboratorio scientifico meteorologico del CNR, ci hanno spiegato dei problemi del clima, delle polveri sottili che raggiungono sempre quota 700 metri e di come loro controllano quanto incide l'inquinamento sul buco nell'ozono.
Abbiamo cenato una sera nella baita con cibi montanari. abbiamo fatto passeggiate nei boschi di conifere, mangiato nel bosco ecc..
Link alla webcam in diretta del Monte Cimone lago Ninfa:   Qui
Link alla webcam in diretta  dal Monte Cimone Passo del Lupo: Qui

Vetta del Monte Cimone - Madonna della Neve
Monte Cimone

Base dell'areonautica militare e CNR stazione meteo e clima

Bologna Sotterranei torrente Aposa

Sono andato nei sotterranei del fiume Aposa con papà e la mamma, c' era tanta, tanta puzza.
Però ne è valsa la pena perché abbiamo attraversato il centro di Bologna da piazza San Martino a piazza Minghetti rimanendo nel sotto suolo.
Si vedono fondamenta di antichi palazzi e di un ponte romano di 2000 anni fa. Il torrente aposa era una delle principali risorse idriche della città 2000 anni fà.





Bologna Torre Asinelli

Con papà sono andato sulla torre Asinelli, da fuori sembrava bassa.
Ma quando siamo entrati abbiamo camminato tantissimo salendo attraverso vecchie scale di legno.
La torre è alta 97 metri.

La Torre degli Asinelli è la torre pendente più alta d'Italia ed il nome Asinelli della Torre Maggiore e il nome Garisenda della Torre minore derivano dalle famiglie che ne commissionarono anticamente la loro costruzione avvenuta tra il 1109 e il 1119.
In epoca antica la Torre degli Asinelli non era alta com'è tuttora ma più bassa, circa sessanta metri e che successivamente venne alzata agli attuali 97 metri. Nel corso del Quattordicesimo secolo, il comune ne divenne proprietario utilizzandola come semplice ma sicura prigione. Naturalmente essendo così alta, nel corso dei secolo ha subito moltissimi danni causati dai fulmini che hanno causato incendi e crolli e finalmente nel 1824 fu installato un parafulmine. Nel 1640 e nel secolo successivo i due scienziati Giovanni Battista Riccioli e Giovanni Battista Guglielmini fecero sulla torre molti esperimenti sul moto dei gravi. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale invece la torre venne utilizzata per l'avvistamento dei bombardamenti aerei.
 Le torri di Bologna sono un vero e proprio simbolo della città, anticamente addirittuare ve ne erano a centinaia, utilizzate come funzione di difesa militare e come simbolo di potere delle ricche e signorili famiglie d'epoca. Sparse per la città si possono trovare ancora delle piccole torri o quelli che sono i resti di esse, in particolare in corrispondenza delle porte della seconda cerchia di mura del XII secolo.
Nel corso degli ultimi secoli la maggior parte delle torri venne abbattuta per motivi di sicurezza edilizia e di ristrutturazione urbanistica, infatti ultimamente le torri venivano utilizzate come abitazioni privati e negozi ma vi era un grosso rischio di cedimento del terreno e le più fragili (la maggior parte) vennero abbattute.





Castello di Azzurrina

Nel castello di Montebello vicino Rimini visse una bambina sopranominata Azurrina perché le tingevano i capelli essendo albina.
Le credenze di allora legavano gli albini alla stregoneria.
Si narra che un giorno Azzurrina per recuperare la sua palla entrò nella grotta frigorifera del castello, la grotta non ha altre via d' uscita, Azzurrina  scomparve nel nulla.
Ora ogni quattro anni in occasione della notte di San Giovanni nella grotte si sente la voce di una bambina.
Durante la visita del castello le guide fanno ascoltare le registrazioni della voce di Azzurrina.
Sono previste visite notturne non aperte ai bambini.




  Ingresso della grotta